Chirurgia estetica
Ginecomastia
In alcuni casi essa può essere provocata dall’assunzione di farmaci che interferiscono con la produzione di ormoni androgeni o estrogeni (tipico è l’esempio nei body builder). Se l’accrescimento della ghiandola si è stabilizzato è necessario procedere alla sua rimozione attraverso un’incisione eseguita attorno all’areola che, di rado, può essere estesa anche sino al solco inframammario. Più frequentemente l’aumento di volume del petto maschile è provocato da un’ipertrofia della componente adiposa, il cui trattamento è di norma la liposuzione.
Prima dell’operazione il paziente deve leggere e firmare un consenso informato all’intervento che viene controfirmato anche dal chirurgo, dove sono descritte tutte le notizie che riguardano l’intervento: modalità, tecnica utilizzata, anestesia, convalescenza, rischi e possibili complicanze.
Si tratta di un documento indispensabile ai fini legali, oltre che per evitare eventuali incomprensioni e ridurre così le possibilità di insoddisfazione. E’ consigliabile evitare di assumere aspirina o farmaci che la contengano per 2 settimane prima e 2 settimane dopo l’intervento.
L’intervento, che consiste nell’asportazione di una parte di cute e di tessuto sottocutaneo per le ginecomastie di grado severo, o della sola liposuzione nelle ginecomastie di grado lieve/moderato. L’intervento viene eseguito in anestesia locale ed ha una durata complessiva di circa 1ora. Prima dell’intervento vengono eseguiti disegni e misurazioni sul paziente in posizione eretta, che rappresentano una guida per le incisioni durante l’operazione quando il paziente è in posizione supina.
Dopo la dimissione é necessario seguire scrupolosamente le istruzioni impartite dal medico, indossando un’apposita fascia allo scopo di permettere una corretta retrazione dei tegumenti e sottoponendosi a medicazioni e controlli sino alla completa guarigione. Dopo l’intervento sono normali lividi e gonfiore, che si riassorbono nel tempo. E’ possibile che la sensibilità dell’areola e del capezzolo diminuisca, ma nella maggior parte dei casi essa torna normale dopo alcuni mesi.
Nel caso vi sia una ipertrofia della ghiandola mammaria e si renda quindi necessario eseguire un’incisione, la risultante cicatrice è, di solito, di ottima qualità, ma, a volte, a causa di una particolare reattività individuale, essa può aumentare di consistenza e di spessore (cicatrici ipertrofiche o cheloidee) e/o allargarsi. In tali rari casi il difetto in genere è corretto con un semplice intervento di revisione eseguito a distanza di tempo, che però non è sempre efficace.
Se invece la ginecomastia è provocata da un aumento della componente adiposa (del grasso) le possibili complicanze, veramente rarissime, sono sovrapponibili a quelle di qualsiasi liposcultura (ematomi, infezioni, ecc). Inoltre se la cute non ha sufficiente elasticità, dopo l’intervento potrebbe risultare in eccesso con la formazione di leggere pieghe ed irregolarità.
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